Conservazione sostitutiva a norma: le novità del 2020

Il 2020 porterà grandi aggiornamenti per quanto riguarda le norme vigenti per la conservazione sostitutiva dei documenti digitali. Scopriamole assieme!
La conservazione sostitutiva fa parte delle pratiche richieste ad aziende e Pubblica Amministrazione per intraprendere un processo di digitalizzazione nonché un aumento di competitività ed efficienza.

Quali sono i documenti per cui è obbligatoria?
Secondo le norme vigenti, perché questi siano considerati validi legalmente, la conservazione sostitutiva è necessaria per documenti come fatture (attive e passive), libri e registri contabili, documenti di trasporto, note spese, bollette doganali, corrispettivi elettronici, ricevute fiscali e dichiarativi come dichiarazione dei redditi e dichiarazioni dell’IVA.

Quali saranno le novità per il 2020?
L’ultimo decreto fiscale e la nuova legge di bilancio 2020 introducono diverse novità, a partire dalla conservazione a norma delle fatture elettroniche, le quali dovranno essere conservate per un minimo di 10 anni. L’Agenzia delle Entrate, infatti, conserverà i documenti inviati fino al 31/12 dell’ottavo anno a partire dalla dichiarazione di riferimenti.

Come anticipato in uno dei nostri articoli, poi, è in arrivo una novità molto interessante che riguarda gli scontrini digitali: a ogni commerciante o titolare di Partita IVA, infatti, verrà chiesto di sostituire lo scontrino cartaceo con l’emissione esclusiva di scontrini digitali. Per fare ciò, i commercianti dovranno aggiornare i loro registratori di cassa sostituendoli con una nuova tipologia che emetterà ed invierà gli scontrini, che dovranno essere conservati in regime di conservazione digitale per poter essere considerati a norma di legge, direttamente all’Agenzia delle Entrate. Per intensificare la lotta contro l’evasione fiscale, inoltre, ai commercianti verrà richiesto l’utilizzo di un nuovo POS, in grado di emettere e trasmettere gli scontrini digitali.

Le novità per i lavoratori autonomi, poi, non finiscono qui: per loro e per le imprese che svolgono prevalentemente lavoro autonomo, dallo scorso anno, infatti, per valutare il loro livello di conformità fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto gli Indici sintetici di affidabilità (ISA), che rappresentano una auto-valutazione che il lavoratore dovrà formulare in autonomia e allegare alla dichiarazione dei redditi.

A partire dal prossimo anno, infine, verrà introdotto il Nodo di smistamento ordini (NSO), un sistema digitale che gestirà ordini di acquisto di beni o servizi e che da Febbraio sarà obbligatorio per tutte le aziende le Servizio Sanitario Nazionale e i loro fornitori. Questa novità rappresenta un cambiamento epocale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

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